giovedì 26 febbraio 2015

UTI, a che punto ci troviamo?

Sala gremita Mercoledì 25 alla Fossa Mala di Fiume Veneto per la serata di confronto tra l'assessore Panontin e i sindaci dell'ambito "del Sile". La serata è stata organizzata dal Circolo del Partito Democratico di Fiume Veneto, di concerto con il gruppo consiliare regionale del PD.

Hanno aperto la serata i segretari locali del Partito Democratico, Giulio Pighin (Fiume Veneto) e Giuliano Cescutti (segr. provinciale), che hanno fatto il punto della situazione sul cammino della nuova Legge Regionale sugli Enti Locali, sottolineandone gli alti obiettivi di risparmio e di implementazione dei servizi ai cittadini.

E' seguita l'ampia relazione delle dottoresse Di Lorenzo e Zaia (a capo di Distretto Sanitario e Ambito Socio assistenzialee) a descrivere un positivo esempio di sinergia esistente e ben collaudata tra Comuni dell'Ambito 6.3 Azzanese.

Ma la parte più attesa dalle circa 140 persone presenti alla serata è stato il confronto finale tra i sindaci ed amministratori dei 7 comuni della nascente UTI (Fiume, Azzano, Chions, Pravisdomini, Prata, Pasiano e Zoppola) e l'assessore regionale Paolo Panontin.

Da Fiume il sindaco Vaccher la conferma della preferenza nei confronti della grande UTI provinciale, citando le posizioni prese in settimana delle categorie produttive e dell'ass. Bolzonello, così come Zoppola che attraverso il sindaco Papais esprime la propria volontà espressa fin da subito, di aggregarsi al pordenonese.

Di altro avviso i Comuni di Prata e Brugnera, rappresentati non dai Sindaci ma dai capigruppo di minoranza PD, che confermano la loro idea di procedere con la creazione di una mini-UTI del Mobile (idea ridimensionata e vista con poco favore nel successivo intervento di Panontin). 

Chions, Pravisdomini ed Azzano per voce dei rispettivi Sindaci, hanno invece confermato la necessità di confermare la scelta delle UTI così come disegnata dalla Giunta Regionale, in quanto ricalca i confini di esperienze positive quali quelle dell'Ambito, del Distretto e dell'ASTER.

Panontin, a fine serata, raccoglie tutti i contributi e spiega gli obiettivi che hanno mosso la Giunta e il suo assessorato ad emanare dopo di 1 anno e mezzo di lavoro e confronto, questa Legge, ricalcando gli attuali Ambiti e non altre suddivisioni. Ammettendo la possibilità di piccoli ritocchi ai confini delle UTI proposte, sorride di fronte ad alcune scelte e ipotesi lette sui quotidiani, frutto di campanilismi improbabili e inaccoglibili.

Piccola bacchettata finale al collega Bozonello, che pochi giorni fa aveva di fatto avvallato l'idea di ricreare una grande UTI pordenonese.
"Che cosa penserà la signora Maria di noi politici, se andremo a ricreare la Provincia che l'anno scorso avevamo faticosamente cancellato?" ha detto Panontin, suscitando un sorriso generale nella maggioranza del pubblico. 
Ma queste considerazioni finali dell'assessore, al di là delle battute, propongono anche attente riflessioni tra coloro che avevano iniziato a sposare l'idea di una nuova Provincia di Pordenone.

Cosa succederà? Lo sapremo nelle prossime settimane.

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