venerdì 20 febbraio 2015

Quando la politica gioca a Risiko

Dai primi giorni di questo 2015, si è iniziata una partita a Risiko che sta coinvolgendo sempre più concorrenti e con sempre maggiore enfasi, per la conquista della nostra Regione.

La nuova Legge Regionale sulle Autonomie Locali, fortemente voluta dall'assessore Paolo Panontin, sta scatenando preoccupazioni -più o meno fondate- prima tra gli addetti ai lavori (gli amministratori locali ed il personale comunale) e ora anche tra i cittadini, che come barchette si muovono spinti dalle varie correnti politiche e non.

Il ragionamento che ci troviamo a fare come Circolo da qualche settimana, appare ogni giorno sempre più articolato e complesso, vuoi per la mancanza di comprensione di quegli organismi che si chiamano Comuni, vuoi per l'indefinitezza che ancora lascia la Legge, priva ancora di altre due indispensabili "compagne" (legge sul comparto unico e legge sulla finanza regionale).

Per chiarire le idee (o forse per mettere ulteriore carne sul fuoco) il Circolo del Partito Democratico di Fiume Veneto, ospiterà nella sala convegni dell'agriturismo Fossa Mala, mercoledì 25 febbraio prossimo dalle 20:30, un convegno dal titolo: UTI, da quali basi partiamo?

LE BASI: riteniamo un punto importante nell'affrontare la complessità dei problemi che pone la nuova legge, partire da dei capisaldi, da delle esperienze di collaborazione tra
enti locali che già esistono e funzionano.

I PROTAGONISTI: alla serata parteciperà sia la Politica Regionale, che ha delineato la strada da percorrere e gli obiettivi, che la Politica Locale (i sindaci e gli amministratori dei 6 comuni dell'ASTER "Sile") e la componente dei Tecnici (le responsabili di Ambito e Distretto Sanitario) che quotidianamente da anni gestiscono con buoni successi una sorta di Unione tra Comuni, anche se limitata all'ambito dell'assistenza sociale e della sanità.

L'OBIETTIVO: fare il punto della situazione, a poco più di un mese dalla chiusura del periodo "di riflessione" che la legge prevede qualora i Comuni vogliano modificare l'assetto delle UTI così come proposte dalla Giunta Regionale. Un periodo di 60 giorni, che sta mettendo in moto molti, moltissimi ragionamenti, previsioni, ipotesi, strategie... che fanno sembrare tutto questo quasi una partita a Risiko.


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