martedì 11 novembre 2014

Calma piatta all’orizzonte...

Ad un anno e mezzo dall’insediamento di questa Amministrazione, ci sentiamo di dover tracciare, dai banchi dell’opposizione, un bilancio di quanto (poco) è stato fatto per il nostro Comune.


1. la non-piani­ficazione del territorio

che ­ ne hanno fatto i Piani del Traffico e di Zonizzazione Acustica? E il nuovo Piano Regolatore Comunale o il nuovo Regolamento Edilizio? E quali sono le vere situazioni in cui versano i cantieri ancora aperti e quelli in via di apertura, in vari punti del territorio, dalle piazze alle piste ciclabili?
Non ci sono risposte da parte dell’Amministrazione; non esiste una politica di sviluppo per i prossimi anni su questioni cruciali per Fiume Veneto.

2. la farsa dell’acqua

Abbiamo assistito in questi mesi al diabolico formarsi di un enorme ginepraio sul tema di acquedotti e depuratori. Sapete che il Comune di Fiume Veneto è in infrazione europea? Sapete che ancora nessun cittadino conosce le modalità corrette per usufruire di Acqua, Fognature e Depurazione e per pagare i servizi connessi? 
Si organizzano conferenze estemporanee e serate informative molto generiche a cui hanno partecipato pochissimi cittadini. Noi abbiamo chiesto già più volte all’Amministrazione di essere seria sul tema acqua e tariffe e di fare
informazione UTILE a tutta la  popolazione attraverso un volantino chiaro e semplice che raggiunga le famiglie. Lo stiamo ancora aspettando.

3. l’abbandono di luoghi ed eventi

Di fronte ad una nuova Biblioteca ­ finita-ma-chiusa, di fronte ad eventi pubblici mal programmati e mal supportati (vedi l’ultima edizione di Fiumettopoli) cosa si intende fare per ridare ai cittadini di Fiume occasioni, eventi e luoghi pubblici dove crescere culturalmente e come comunità? 
Rivalutare i luoghi della cultura e gli eventi sul territorio: lì ci sono le nostre radici, la nostra  cultura e, se fossimo abili, anche il nostro futuro. Non è vero che con la cultura non si mangia. Si mangia eccome, ma occorrono buoni progetti e impegno costante. 

4. il sociale fai-da-te

Si sta perdendo sempre di più il polso della situazione e soprattutto manca una regia partecipata, capace di organizzare le politiche sociali del nostro Comune. 
La commissione consiliare specifica è stata convocata una sola volta e per iniziativa del gruppo PD: sempre dal gruppo PD è arrivata una proposta molto concreta all’Amministrazione Comunale di dare vita a una consulta delle associazioni che riesca finalmente a far fare rete alle tante realtà attive nel nostro territorio che potrebbero lavorare meglio per un obiettivo comune. Ma anche qui alle parole non seguono i fatti e si continua con interventi spot e i soliti pranzi e cene di ringraziamento.

5. bandiera bianca sul lavoro

Dov'é il tanto atteso sito internet che rilancerà il territorio, la rete Wi-Fi, gli eventi e le iniziative per valorizzare ed incentivare una microeconomia che abbia radici forti nel nostro territorio? Dove sono quelle scelte a basso costo che possano incentivare lavori ed attività produttive virtuose? 
Ci sono strumenti che un’Amministrazione può impiegare con investimenti minimi (voucher, LPU,...) e ce ne sono altri che incentivano/disincentivano dei comportamenti sia dei lavoratori che degli imprenditori. E andando al miglioramento della macchina comunale non sappiamo nulla sull’utilizzo del software libero né sull’aggiornamento degli strumenti informatici dei nostri uffici comunali. 

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