martedì 7 gennaio 2014

depuriamo... per modo di dire

Ci siamo lasciati negli ultimi giorni del 2013 con una breve analisi del Consiglio Comunale Aperto dedicato al tema dell'Acqua... ed apriamo questo 2014 proprio con un post dedicato al tema della depurazione delle acque.

Lasciano a dir poco perplessi i risultati delle analisi delle acque di scarico dei depuratori di Fiume Veneto. 

Abbiamo sentito il consigliere Loris Padoani (che anche professionalmente si occupa di depurazione) in merito alla questione, per capire qualcosa in più su quest'argomento, che da anni viene
più o meno evitato da chi amministra il Comune di Fiume Veneto, ma che ora sta cominciando a diventare -a nostro modo di vedere- un problema da risolvere.

In questi giorni infatti, dopo che il gruppo consiliare del PD ne ha richiesto la pubblicazione, sono apparsi sul sito del Comune le analisi delle acque in ingresso e in uscita dei tre depuratori comunali; i risultati mostrano con sconcertante evidenza che l’acqua in ingresso in tutti gli impianti di depurazione risulta già rispettare i limiti legislativi imposti; non vi è nessun significativo miglioramento apportato dal trattamento depurativo.
Come ha sottolineato il consigliere Padoani nel dibattito consigliare, i cittadini subiscono sia il danno che la beffa: pagano per un servizio che di fatto non viene fornito e non hanno nessun beneficio ambientale in quanto il carico inquinante in ingresso è uguale a quello che poi si riversa nei corsi d’acqua.
“Il PD a Fiume sta correttamente informando la popolazione della necessità di pagare i servizi connessi alla gestione delle acque, ma in questo caso, dove non vi è un reale servizio fornito, ci troviamo in difficoltà a sostenere questa tesi; è chiaro deve essere obiettivo primario di questa Amministrazione trovare una soluzione al problema".
"Da parte nostra -continua Padoani-
riteniamo che sia necessario operare in due maniere: la prima informando la popolazione della necessità di regolare con una valvola i pozzi artesiani, la seconda di gestire gli impianti di depurazione in modo tale da consentire un effettivo rendimento depurativo.
Chiederemo alla Giunta di pubblicare sul sito anche le analisi dei parametri gestionali del depuratore (obbligatori secondo l’autorizzazione) in modo da capire se l’ampliamento del depuratore di via Tavella abbia effettivamente sortito effetti oppure se sia stato un intervento sbagliato sia in partenza nell’individuare i punti critici della depurazione delle acque, sia nel progettare un impianto, che alla luce della analisi pubblicate, non può tecnicamente funzionare.
In Consiglio attendiamo dall’assessore Prosser una risposta su quali saranno le iniziative che la Giunta prenderà con il consorzio Acque del Basso Livenza per risolvere questo problema ambientale e per dare tutte le risposte alle domande che abbiamo posto in passato e che porremo nei prossimi consigli comunali.”