lunedì 5 agosto 2013

Bilancio comunale: ancora brutte notizie...

Nel consiglio comunale di lunedì 29 luglio è stato approvato il bilancio triennale proposto dalla giunta del Sindaco Vaccher. Riassumendo all'osso il testo presentato si può dire che tra i molti tagli spiccano le due voci di aumento della tassazione:
  • innalzamento dallo 0,35 allo 0,4% dell'IMU sulla prima casa;
  • rimodulazione, chiamiamola così, dell'addizionale Irpef che abbassa la soglia di esenzione a 15.000€ di reddito (praticamente ora la paghiamo quasi tutti, anche chi prende circa 1.000€ al mese)
E' facile far quadrare i conti così!

A parziale giustificazione possiamo sicuramente dire che un bilancio fatto di corsa non consente molti slanci in avanti, ma qui manca completamente una visione del futuro, non c'è nessuna scelta politica, c'è solo un calcolo matematico che non guarda alla realtà del territorio di Fiume Veneto e dei suoi cittadini.

Manca la visione d'insieme della realtà comunale, così da privilegiare solo alcuni interventi a scapito di altri, sulla strada di continui tagli e riduzioni, senza costruire progetti e idee per i giorni che verranno.

Abbiamo cercato di proporre un emendamento volto almeno a non aumentare l'IMU per tutte le famiglie, famiglie che già dovranno sobbarcarsi un aumento derivante dalla TARES (la tassa sui rifiuti e i servizi) che prevede un incremento di 0,30€ al mq, e quindi circa 25-30€ in più a famiglia per una casa media (va detto però che questa voce della TARES non è decisa dal Comune).
Nell'emendamento avevamo previsto oltre ad una serie di leggere correzioni su molte voci delle riduzioni significative su alcuni punti particolari:
  • non aumento le spese energetiche, adottando scelte strutturali per il risparmio di energia per l'illuminazione o il riscaldamento. Per esempio l'illuminazione pubblica: fare scelte di spegnimento programmato e concordato oppure una parzializzazione della rete, sostituire progressivamente nell'opera di manutenzione le lampade attuali con quelle a LED, programmare orari diversi a seconda delle zone per accensione e spegnimento. La spesa per l'illuminazione ha avuto un'impennata veramente non giustificata nell'ultimo anno (passate di notte davanti al cimitero di Fiume e notate i campi e le strade vuote illuminate a giorno...).
  • La telefonia ha margini di risparmio, le nuove tecnologie consentono comunicazioni con i cellulari appoggiandosi alla rete internet praticamente a costo zero. Una grossa parte delle telefonate sono fatte da ufficio a ufficio pertanto il PC può sostituire tranquillamente il telefono.
  • E su tutto grida vendetta la costanza delle indennità di carica per la giunta. In questo momento particolare si devono avere 4 assessori e non 5! Si parla di riduzione dei costi della politica ma non si vede nulla all'orizzonte!
Insomma c'era la possibilità di non aumentare l'IMU o per lo meno
di contenerne l'aumento. Purtroppo l'emendamento è stato bocciato. Stessa sorte per un emendamento del gruppo Flumen che si limitava a tagliare i costi della pubblica illuminazione.

In fase di dibattito l'assessore Prosser ha tenuto a comunicare che, con risorse interne, si stanno già studiando la rete della pubblica illuminazione per valutare gli interventi migliorativi ed abbattere così i costi che anche a loro risultano molto alti.
Abbiamo fatto notare che la cosa ci fa piacere ma non si è data comunicazione di tutto questo, per ora dobbiamo solo "fidarci delle parole".

Analogo discorso sul problema che abbiamo posto circa il regolamento edilizio. Avendo fatto notare che non vi è nessuna spinta all'edilizia “ecologica” e al miglioramento delle classi energetiche delle case ma solo modifiche tecniche in attuazione della normativa, l'assessore Prosser ha dichiarato che tutto questo è già allo studio per riformare un regolamento che ha più di 30 anni. 
Notizia positiva... ma anche su questo tema nessuno ne sapeva nulla.
Insomma non è chiaro quale tipo di collaborazione sia richiesta visto che dalla giunta non trapela nulla. Prosser ha sicuramente colto due problematiche importanti ma alle opposizioni non è dato sapere o proporre nulla.

A mancare nel bilancio sono anche altre cose:
Non c'è nulla nel bilancio riguardo al doposcuola, ma solo sulle attività estive, non si vede la valorizzazione dei giovani e del volontariato. Anche per quanto riguarda la gestione del disagio sociale si delega alla Caritas mancando al proprio dovere di monitoraggio diretto del territorio e non esercitando le scelte politiche sulle priorità di intervento. Il Sindaco su questo punto ha sostenuto che 3.000 € alla Caritas fanno capire chi guida le politiche sociali, a noi pare invece che siano necessarie le idee oltre ai soldi.

Per l'ambiente: nulla di programmatico solo gestione dello status quo e mancano iniziative proprie, c'è il monitoraggio ma mancano gli obiettivi di miglioramento della qualità aria e acque.

Sicuramente la necessità di fare in fretta il bilancio e il momento di grossa difficoltà economica non consentono libertà di manovra ma ancora una volta ci è parso di trovarsi di fronte ad un lavoro parziale, dove non si è cercato la collaborazione e soprattutto manca una chiara linea programmatica.