lunedì 29 luglio 2013

Fiume Vento, un bilancio di pochi... ma per tutti

Vogliamo trasmettere con questo post, alcune sintetiche considerazioni del nostro Gruppo Consigliare, in merito al Bilancio Comunale 2013 in approvazione oggi 29 luglio 2013.

Un bilancio traballante.
Solo così è possibile definire il Bilancio di previsione per l’anno 2013 approvato dalla Giunta comunale di Fiume Veneto. Il pareggio si regge infatti sulla previsione di un maggior introito IMU sulla casa di abitazione (190 mila euro) il cui incasso è tutt’altro che certo a causa delle decisioni che si andranno ad assumere a livello nazionale.

Un bilancio impattante sulle tasche dei cittadini.
Come ampiamente previsto il bilancio che si andrà a discutere in Consiglio comunale lunedì 29 luglio p.v. si fonda soprattutto su maggiori entrate dovute ad un importante aggravio di imposizione nei confronti dei cittadini.
Qualche numero:
-        190 mila euro dovuti all’aumento dell’IMU sulla casa di abitazione con passaggio dell’aliquota dal 3,5 al 4 per mille.
-        470 mila euro dovuti alla “rimodulazione” dell’addizionale comunale IRPEF che andrà a colpire tutti coloro che hanno redditi lordi superiori ai 15 mila euro (praticamente tutti i lavoratori dipendenti ed una parte importate dei pensionati). Particolare rilevante è il fatto che l’addizionale quasi raddoppia passando da un introito da rendiconto 2012 di 515 mila euro a 985 mila.
-        300 mila euro dovuto al maggiore introito che la TARES (gestione rifiuti urbani e servizi) darà rispetto alla TIA. Va detto che tale importo dovrà essere quasi interamente girato alla regione.

I cittadini di Fiume Veneto dovranno sborsare maggiori tributi per circa 960 mila euro pari a quasi 85 euro a testa (compresi i bambini).

Un bilancio non condiviso.
Viste le pesanti difficoltà dei tempi, vista la poca esperienza della attuale maggioranza, visti i numeri con i quali si sono vinte le elezioni che dicono che solo uno su quattro degli elettori e meno di un quinto degli aventi diritto al voto hanno sostenuto questa maggioranza, ci saremmo aspettati un ben maggiore coinvolgimento delle minoranze presenti in Consiglio comunale nel pensare ai numeri ed alle scelte che determinano il futuro del paese.
Da notare inoltre il mancato coinvolgimento dei cittadini attraverso incontri pubblici.

Un bilancio senza futuro.
E’ un bilancio fatto in emergenza, definito molto più dalle esigenze contabili che da una visione del paese
come potrebbe essere nei prossimi anni. Un bilancio che sembra quasi scritto sotto dettatura degli uffici comunali. Un bilancio dove manca la politica. Talmente ingessato da non poter prevedere la contrazione di alcun mutuo almeno per i prossimi tre anni. Quindi, di fatto, nessun investimento.

Il Partito Democratico, a seguito delle considerazioni sopra riportate, ha ritenuto di presentare un emendamento con il quale chiede che l’IMU sulla casa di residenza non venga aumentata. A copertura si è proposta la riduzione di alcuni capitoli di spesa corrente senza intaccare né le spese per i servizi ai cittadini né i trasferimenti alle realtà associative del paese, queste ultime, già duramente toccate dal bilancio proposto.

Per il Gruppo Consiliare del Partito Democratico
Il capogruppo, Mauro Piva